Ponte Panoramico
Tipologia
Concorso
Dimensioni
6.400 m²
Cliente
Architectural competition
Stato
Idea
Il nostro studio ha sviluppato un progetto di rigenerazione urbana convertendo un non luogo in un parco polifunzionale. Il sito scelto, il cavalcavia di Desenzano del Garda, rappresenta un’opportunità unica per reinterpretare uno spazio urbano trascurato, trasformandolo in un punto iconico e attrattivo. Desenzano, città lombarda affacciata sulle rive del lago di Garda, è stata testimone di una storia ricca e complessa. Il viadotto ferroviario, elemento distintivo del paesaggio urbano, ha subito nel corso degli anni trasformazioni significative, dalla sua costruzione agli inizi del XX secolo, passando per la ricostruzione dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, fino ad arrivare alla sua attuale condizione di infrastruttura sotto-utilizzata. In ultimazione la linea d' alta velocita la quale devierà il percorso dei principali treni e determinerà una diminuzione del transito ferroviario sul viadotto rendendo questo spazio sempre meno utlilizzato. Visto la conformazione del territorio di Desezano Il ponte è l' unico punto panoramico della città dal quale si può ammirare il Lago di Garda in tutta la sua bellezza. Oggi, questo viadotto non solo rappresenta un collegamento infrastrutturale essenziale tra autostrada e tangenziale, ma anche una divisione tra il cuore pulsante di Desenzano e le sue aree extraurbane. Il nostro intervento si propone di rivitalizzare questo spazio, creando un nuovo punto di riferimento per la città e per la comunità. La proposta progettuale prevede la realizzazione di un sistema modulare che si adatta alle diverse esigenze della popolazione, promuovendo la flessibilità e l’adattabilità come principi fondamentali del vivere contemporaneo. La struttura, composta da moduli in acciaio e legno, si sviluppa armoniosamente sotto le campate del viadotto, rispettando la morfologia esistente e integrandosi con essa. Gli elementi esagonali non sono solo un’espressione formale, ma anche funzionale, permettendo una varietà di configurazioni per sale conferenze, sale di esposizione e sale per fiere. Inoltre, sono previsti orti urbani, piazze, bar, ristoranti, aree di coworking, spazi espositivi e conferenze, oltre a servizi sportivi e aree naturali dove si può conoscere la flora del Garda, aree di incontro che rafforzano il senso di comunità fornendo contemporaneamente servizi attualmente mancanti. L’approccio progettuale adotta una visione olistica della sostenibilità, considerando non solo l’aspetto ambientale, ma anche quello sociale ed economico. Il progetto mira a ridurre l’impatto sul territorio, utilizzando materiali riciclabili e tecniche costruttive che minimizzano l’invasione del suolo. Inoltre, la presenza di impianti termo fotovoltaici e vetri selettivi fotovoltaici garantisce un’autosufficienza energetica, mentre il sistema di raccolta delle acque piovane contribuisce alla gestione sostenibile delle risorse idriche. Il viadotto, lungo 352 metri e composto da 16 campate, diventa così un esempio di come l’architettura possa trasformare una zona degradata in un’area rigenerata, offrendo nuove prospettive e possibilità di sviluppo urbano. Il progetto non solo risponde alle esigenze della comunità, ma diventa anche un elemento attrattivo turistico, un’icona identificativa del territorio e un punto panoramico unico da cui ammirare il lago di Garda. In conclusione, il nostro progetto sotto il viadotto di Desenzano del Garda rappresenta un passo avanti verso un futuro in cui l’architettura e l’urbanistica non solo rispondono alle esigenze della comunità, ma le anticipano, creando spazi vivibili che rispettano l’ambiente e arricchiscono la comunità. È un invito a ripensare gli spazi urbani trascurati, trasformandoli in soluzioni innovative e accessibili, che celebrano l’identità e la bellezza del nostro territorio.
Chief Designer: Matia Merli
Visual Designer: Luca Bignotti e Damiano Corradini
Chief Engineer: Barbara Imperiali
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